Magdalena ed Io al Teatro Potlach 11 marzo 2013

Incrementare la consapevolezza del contributo delle donne nel teatro contemporaneo, esaminare il loro ruolo all’interno delle strutture esistenti, esplorare nuovi approcci che siano più vicini alla propria esperienza anziché a quella degli uomini. Questi ed altri argomenti per la serata incontro organizzata dalla rete internazionale Magdalena Project in collaborazione con il Teatro Potlach di Fara in Sabina per dibattere, confrontarsi e raccontarsi dando visibilità al lavoro creativo delle donne nel teatro.

La serata che ha per titolo Magdalena ed Io, avrà inizio alle ore 20.00 presso la Sala Archi del teatro, interverranno:

- Julia Varley (Danimarca) regista, attrice, insegnante, scrittrice ed organizzatrice teatrale, si unisce all’Odin Teatret diretto da Eugenio Barba, nel 1976; - Brigitte Cirla (Francia) cantante, attrice e autrice di spettacoli musicali fondatrice del Voix Polyphoniques, compagnia teatrale musicale con sede a Marsiglia; - Geddy Aniksdal (Norvegia) attrice e regista presso il Grenland Friateater; - Jill Greenhalgh (Galles) direttrice artistica del Magdalena Project dal 1986, produttrice di una vasta gamma di progetti teatrali internazionali; - Annamaria Talone (Italia) regista e promotrice del Magfest nell’ambito del Magdalena Italia; - Selene D’Agostino (Italia) scrittrice e regista teatrale autrice fra gli altri di “On tiptoe a Santa Clara” che pone come asse centrale una sessione del Magdalena Project a Cuba; - Sista Bramini (Italia) autrice, regista, attrice e narratrice dirige la compagnia O Thiasos Teatro Natura e la Sala CantieriScalzi di Roma; - Valentina Tibaldi (Italia) organizzatrice teatrale, comunicazione e nuove tecnologie per il Magfest; - Rossella Viti (Italia) fotografa; - Daniela Regnoli (Italia) attrice e co-fondatrice del Teatro Potlach nel 1976 insieme al regista e direttore artistico Pino Di Buduo; - Nathalie Mentha (Svizzera) attrice e cantante. Nel 1979 l’incontro con il Teatro Potlach con cui attualmente lavora partecipando a tutte le attività in Italia e all’estero.

L’idea del Magdalena Project fiorisce nel 1983 in un caffè di Trevignano, piccolo paese situato fra le colline romane dove alcune donne di teatro si interrogarono sulla cospicua presenza di attori, registi e direttori uomini nel mondo del teatro. Quel progetto iniziale si consolida nell’agosto del 1986 a Cardiff nel Galles data in cui trentotto donne professioniste del teatro, provenienti da quindici paesi diversi, si incontrano al Magdalena ’86, il primo festival internazionale di donne nel teatro contemporaneo. Questo evento segna la nascita ufficiale del Magdalena Project sotto la direzione artistica di Jill Greenhalgh, regista e Lecturer in Performance Studies all’Università di Aberystwyth nel Galles.

Sin dal principio il Magdalena Project riconosce il ruolo chiave, sia da un punto di vista teatrale che da un punto di vista politico e sociale, delle artiste, arginandone l’esclusione dal mondo teatrale e diffondendo principi di riferimento e soluzioni operative attraverso il contatto diretto con modelli ed esempi. Successivamente, alla matrice europea del progetto, si integrano le tecniche e la storia del teatro latinoamericano, trovando a Cuba una sintesi fra diverse tradizioni teatrali. L’interesse è focalizzato sul meccanismo di integrazione, sul modo in cui si produce l’incrocio di tradizioni e non sulla diversità o la sua esaltazione. L’incontro con la memoria artistica cubana genera nuovi spunti di riflessione per i quali i concetti di assimilazione e integrazione, ne sono parte costituente.

Divenuto nell’arco di trent’anni un network internazionale, il Magdalena Project abbraccia oggi più di 50 paesi, si costituisce di gruppi nazionali autonomi che organizzano festival, simposi e seminari, promuovendo la diffusione dello spettacolo dal vivo localmente e lo scambio internazionale. Fra i paesi che hanno promosso il progetto, l’Italia, attraverso l’incontro fra Annamaria Talone, Gabriella Sacco, Valentina Tibaldi e Julia Varley dal quale nasce una collaborazione artistica che porta ad una nuova fase del Magdalena Project. Si costituisce il nodo italiano della rete internazionale, il Magdalena Italia che si esprime attraverso il Magfest festival che mantiene la relazione con il progetto internazionale, coinvolgendo le artiste italiane nei festival internazionali. Oggi il Magdalena Italia si svolge presso le città di Pescara e Torino.

 

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Officina dell'Arte, Rieti